Quando la FIBRA non serve solo a "NAVIGARE"

Da qualche anno, un argomento molto diffuso in medicina veterinaria è lo studio sul ruolo che svolge il microbiota sul benessere e sulla salute dei nostri cane e gatti.
La scoperta del microbiota ha rivoluzionato la medicina interna e in particolar modo la gastroenterologia tanto da cambiare l’approccio clinico ai problemi gastroenterologici.

Ma cosa è il microbiota?
Il microbiota è l'insieme dei microrganismi che vivono nell'organismo, risiede praticamente su tutto il corpo: per la maggior parte (più del 70%) si trova nel tratto gastro-intestinale, ma in realtà è presente anche sulla pelle, capelli, cavità orale, organi genitali, e nei diversi tratti delle vie aeree cosi come nella cavità oculare.
Il microbiota è costituito da una popolazione molto numerosa, si stima che sono circa 103 milioni i batteri, i funghi, i protozoi e i virus che lo "abitano"., addirittura dieci volte il numero di cellule dell'organismo,

Per la sua quasi totalità è costituito da batteri (il 98%), il restante 2% è composto da tutti gli altri microorganismi (virus, protozoi e funghi).

I fattori che controllano e modificano la composizione microbica sono spesso individuali, il microbiota di un individuo è strettamente specifico, anche se si considera la stessa specie, la stessa razza o la parentela.
Il microbiota viene acquisito solitamente alla nascita entro le prime 24 ore e, per i primi tre anni di vita, si sviluppa fino ad un plateau abbastanza stabile.

Alcuni eventi esterni, di natura fisiologica come l’invecchiamento o patologica come lo stress, l’abuso di farmaci, i disordini metabolici (obesità, e diabete) e, soprattutto, una dieta inappropriata, possono portare disequilibrio della popolazione batterica causando disbiosi.

Quali funzioni ha il microbiota?
Il microbiota vive in un certo senso in armonia con il corpo ma cambia e si evolve parallelamente al tipo di dieta consumata dell'animale e al variare delle condizioni ambientali.

Le funzioni del microbiota sono molteplici,
• previene la colonizzazione della parete intestinale promuovendone la crescita epiteliale
• contribuisce allo sviluppo del sistema immunitario.
• regola gli stati emotivi, per via dell’influenza che esercita, sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
• Promuove la sintesi di vitamine (B1, B6, folati, arginina, glutatione e vitamina K)
• Riassorbimento di acidi biliari
• Fermentazione delle fibre, assorbimento nutrienti e minerali, degradazione di proteine, produzione di indoli, ammoniaca, fenoli e aminoacidi;

L'ALIMENTAZIONE CONDIZIONA IL NUMERO E LA POPOLAZIONE DEL MICROBIOTA

Come alimentare allora correttamente il MICROBIOTA?
Esiste un evidente rapporto biunivoco tra la dieta, i nutrienti in essa contenuti e la composizione del microbiota intestinale, poiché ciascuno di essi è in grado di influenzare l’altro.
Particolari modifiche nella dieta possono avere effetti diversi in individui diversi a causa delle differenze individuali fra i loro microbiota intestinali.
I nutrienti contenuti negli alimenti rappresentano potenziali substrati per garantire la crescita microbica.

Ogni tipo di nutriente può avere la capacità di esercitare una pressione sul microbiota intestinale favorendo o al contrario inibendo lo sviluppo di alcuni delle migliaia di ceppi microbici che lo compongono.

Studi hanno dimostrato che l’aumento di fibre nella dieta induce un aumento della diversità microbica (Jandhyala et al., 2015) . Una dieta ricca in fibre può attivare ad esempio la trascrizione dei geni microbici deputati all’utilizzazione dei polisaccaridi. ancora che con  il consumo di una dieta ricca in fibre, il microbiota intestinale produce Acidi grassi a catena corta. che migliorano il metabolismo e la funzione immunitaria dell’ospite.

Quindi molte sono le evidenze scientifiche che sembrano andare in una precisa direzione. La salute del microbiota viene condizionata dalla quantità e qualità delle fibre ingerite.

Ecco perché la fibra diventa strumento indispensabile per la gestione del corretto sviluppo del microbiota.

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